SIAF 508 COUPE '4 MARCE
For sale
FIAT
€26.500
Technical specs
Brand | FIAT |
---|---|
Year of first registration | 1936 |
Category | Vehicle between 1800 and 2004 |
Type of vehicle | Car |
City | Pisa |
Advert ID | 323475 |
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Date of entry | 25/01/2022 |
Advertiser
Description
Prodotta su licenza Fiat in Francia dal 1932 al 1937 dalla Simca che si chiamava inizialmente SAFAF, ossia "Société Anonyme pour la fabrication en France des Automobiles Fiat" - Società Anonima per la Fabbricazione delle Automobili Fiat in Francia -.
Della Balilla italiana, la 6CV riprendeva la meccanica, il telaio e le carrozzerie disponibili. Le varie parti della 6CV erano prodotte separatamente in diverse località e da vari produttori per evitare copie abusive, per poi essere assemblate in un secondo momento nella cittadina di Suresnes.
All'inizio della sua produzione, la 6CV era disponibile come berlina, coach, coupé e roadster.
Il motore era lo stesso della Balilla, vale a dire un 4 cilindri in linea da 995 cm³, con distribuzione a valvole laterali. La potenza massima era di 20 CV a 3400 giri/min.
La trazione era posteriore ed il cambio era a 3 marce. La velocità massima era di 80 km/h, ma le versioni roadster erano più potenti e disponevano di 30 CV, poi divenuti anche 34 CV, con velocità massime di 110 e 115 km/h.
Alla fine del 1933, la 6CV fu ristilizzata ed adottò una linea più morbida ed aerodinamica. Meccanicamente fu invece introdotto un nuovo cambio a 4 marce in luogo del vecchio cambio a 3 marce. Anche il motore fu leggermente rivisto e passò a 24 CV a 3600 giri/min, con velocità massima di 85 km/h.
Nel novembre 1934 nacque la Simca e la 6CV fu prodotta con questo nuovo marchio, non più a Suresnes, ma a Nanterre, sede della nuova casa automobilistica.
Alla fine del 1935, la berlina fu nuovamente ridisegnata in chiave ancor più aerodinamica e successivamente anche il resto della gamma si adeguò a tale nuovo disegno. Nel frattempo, il marchio Simca divenne sempre più evidente nel logo, lasciando sempre più in secondo piano quello della Fiat.
Le vendite della 6CV continuarono a buon livello anche dopo la presentazione della più economica Simca 5 nel 1936; fu tolta di produzione nel 1937.
Storia dell’auto esposta:
Questa auto era rimasta in una concessionaria francese per anni ed è conservata al 90%.E’ stata acquistata dall’attuale proprietario nel 2007.
Della Balilla italiana, la 6CV riprendeva la meccanica, il telaio e le carrozzerie disponibili. Le varie parti della 6CV erano prodotte separatamente in diverse località e da vari produttori per evitare copie abusive, per poi essere assemblate in un secondo momento nella cittadina di Suresnes.
All'inizio della sua produzione, la 6CV era disponibile come berlina, coach, coupé e roadster.
Il motore era lo stesso della Balilla, vale a dire un 4 cilindri in linea da 995 cm³, con distribuzione a valvole laterali. La potenza massima era di 20 CV a 3400 giri/min.
La trazione era posteriore ed il cambio era a 3 marce. La velocità massima era di 80 km/h, ma le versioni roadster erano più potenti e disponevano di 30 CV, poi divenuti anche 34 CV, con velocità massime di 110 e 115 km/h.
Alla fine del 1933, la 6CV fu ristilizzata ed adottò una linea più morbida ed aerodinamica. Meccanicamente fu invece introdotto un nuovo cambio a 4 marce in luogo del vecchio cambio a 3 marce. Anche il motore fu leggermente rivisto e passò a 24 CV a 3600 giri/min, con velocità massima di 85 km/h.
Nel novembre 1934 nacque la Simca e la 6CV fu prodotta con questo nuovo marchio, non più a Suresnes, ma a Nanterre, sede della nuova casa automobilistica.
Alla fine del 1935, la berlina fu nuovamente ridisegnata in chiave ancor più aerodinamica e successivamente anche il resto della gamma si adeguò a tale nuovo disegno. Nel frattempo, il marchio Simca divenne sempre più evidente nel logo, lasciando sempre più in secondo piano quello della Fiat.
Le vendite della 6CV continuarono a buon livello anche dopo la presentazione della più economica Simca 5 nel 1936; fu tolta di produzione nel 1937.
Storia dell’auto esposta:
Questa auto era rimasta in una concessionaria francese per anni ed è conservata al 90%.E’ stata acquistata dall’attuale proprietario nel 2007.